mercoledì 22 gennaio 2014

Dighet del bù? Il comune di Serina alza bandiera bianca nel processo sul bonus Bebé

Vi ricordate quest'estate la polemica sul bonus Bebé del comune di Serina? Ecco l'articolo di Bergamo che riportava la notizia

Il comune di Serina a inizio giugno riceve una raccomandata, precisamente l'otto giugno, in cui l'associazione Asgi e la cooperativa sociale Ruah denunciano "l'ingiustizia" del regolamento comunale di Serina riguardo il bonus bebé. Praticamente il bonus bebé di 520 euro era assegnato ai nuovi nati  solamente se i genitori erano residenti e italiani. Qualora fossero stati residenti ma stranieri, europei o meno, no.
Le associazioni in seguito mandarono un sollecito in data 29 giugno e per conoscenza la trasmisero anche al ministero degli Interni. Tale ministero con missiva del 17 luglio invita il comune di Serina ad adottare i provvedimenti per eliminare la discriminazione.
Il 25 luglio esce l'articolo dell'Eco di Bergamo e il sindaco Fattori afferma di voler modificare tale regolamento rispondendo sia all'associazione che al ministero.
La questione però non termina qua. Da una parte le associazioni non ottenendo probabilmente risposta, presentano un esposto alla procura della Repubblica l'otto agosto.
Intanto il consiglio comunale modifica il regolamento, seppur con alcuni distinguo da parte di noi di Futuro e Tradizione. Difatti le modifiche fatte dall'amministrazione, dall'eliminare la discriminazione verso gli stranieri, complica la vita alle coppie, anche italiane,  che vogliono trasferirsi a Serina, obbligandole a proliferare, per ottenere il buono, solo a 5 anni dopo la presa di residenza a Serina. Per approfondimenti, vedere qui: Link. Inoltre il sindaco afferma in consiglio comunale che il presidente della associazione Ruah si scusa per il comportamento tenuto, frutto di fraintendimenti.
Inoltre, il sindaco sostiene che non esistono casi sul territorio serinese di famiglie straniere residenti escluse dal beneficio del bonus bebé.

Dopo qualche mese, come è andata a finire? Il comune di Serina ha dovuto trovare un accordo con le parti in causa. Difatti con delibera 111 di metà novembre il comune riconosce l'esistenza di due famiglie residenti e straniere escluse dal godere del bonus bebé. Pertanto l'amministrazione ha dovuto pagare le spese legali alle due associazioni che avevano denunciato l'ingiustizia del regolamento, pagare il contributo spettante alle due famiglie e inoltre si è impegnata a diffondere un comunicato per esporre pubblicamente quanto concordato.

Il comune, è bene farlo presente, ha modificato in realtà a luglio il regolamento ma ha solo complicato la vita a chi si vuole trasferire a Serina e far figli, perché con le ultime norme prima di prendere il bonus bisogna essere residenti a Serina almeno da 5 anni. Praticamente una famiglia giovane che si trasferisce deve aspettare 5 anni prima di prolificare se vuole ottenere il bonus bebé.  L'incentivo in pratica non esiste più.
Se la modifica l'avesse fatta più tempestivamente, non ci sarebbe stata almeno la beffa di dover pagare le spese legali per un processo che si poteva evitare.

Qua la delibera con cui il comune alza bandiera bianca nel processo:
Delibera 111

domenica 12 gennaio 2014

Risposte interrogazioni sul Tetto del convento e Sul nuovo servizio casa anziani

In allegato trovate le risposte alle nostre interrogazioni sulla caduta del tetto a ottobre del tetto del convento e sul servizio diurno presso la casa anziani. (Per vedere le interrogazioni,  http://perserina.blogspot.it/2013/10/interrogazione-su-casa-anziani-e.html)

MANUTENZIONE TETTO CONVENTO
L'interpellanza: http://issuu.com/andreatiraboschi/docs/2013__interrogazione_tetto_convento
Questa la risposta dell'amministrazione:
Consideriamo la risposta completamente insufficiente per la vaghezza con cui si accenna ai contenuti. In particolare ci pareva importante avere una risposta precisa sull'area che interessa l'asilo infantile. 

NUOVO SERVIZIO CASA ANZIANI
L'interrogazione: http://issuu.com/andreatiraboschi/docs/2013__interrogazione_casa_anziani
Questa la risposta dell'amministrazione:
Anche in questo caso, la vaghezza della risposta non permette un'adeguata valutazione del servizio. Chiaramente siamo ben felici di sapere che ci sarà un ampliamento dei servizi dedicati alla non autosufficienza, preme però capire in che modo si concilierà con la casa anziani o se sarà una sua prosecuzione. Difatti le due situazioni sono parecchio differenti.